Kemerovo -- Sarebbero 27 (c'è chi parla di 36) i bambini morti negli ultimi due anni in un orfanotrofio per adolescenti con ritardo mentale di Myski, città della Russia siberiana meridionale, situata nella oblast' di Kemerovo.
Secondo quanto riportato la scorsa settimana dalle agenzie russe, a causare la prematura morte dei giovanissimi sarebbero state le pessime condizioni igienico-sanitarie della struttura di Myski, ben oltre il limite della vivibilità.
Così tra il 2009 e il giugno del 2011 sono morti di fame, sete e mancanza di assistenza sanitaria una trentina di bambini. Il più piccolo dei bambini morti aveva appena 5 anni.
L'ex direttore del centro Igor Skuratov è stato arrestato e messo sotto inchiesta dalle autorità russe per abuso di ufficio e negligenza. Inoltre, circa 700mila rubli (20mila euro) sarebbero stati distratti dalle casse del centro, soldi quest'ultimi che dovevano essere utilizzati dai giovani una volta compiuti i 18 anni.
Nel collegio di Myski non vi sono specialisti e medici a sufficienza per tutti i pazienti, inoltre le medicine che vengono somministrate ai bambini per gran parte sono scadute o malconservate (www.mk.ru).
Le autorità locali si giustificano. Due anni fa quando chiuse l'istituto per bambini orfani di Berezovsky, 111 ragazzini vennero trasferiti a Myski, facendo così schizzare il numero degli ospiti a oltre 400. "E' normale che almeno 3-4 bambini malati sin dalla nascita muoiano ogni anno all'orfanotrofio a Myski - ha riferito proprio Skuratov al quotidiano Komsomolskaya Pravda - Se due anni fa non avessimo dovuto accogliere i bambini già malati dal centro di Berezovsky, oggi non avremmo assistito a questa impennata di decessi". E sul misterioso caso dei rubli scomparsi, Skuratov ha ammesso: "I ragazzi che hanno raggiunto l'età adulta, possono disporre dei fondi messi a loro disposizione dallo Stato secondo la loro discrezione. Molti preferiscono lasciare quei soldi nelle casse del centro o comprando tv, tende, pezzi di ricambio per auto...".
Le indagini della Procura hanno però portato a galla una situazione infernale, figlia della scarsità di risorse e dell'inadeguatezza del personale medico, come nel caso
Intanto, ma questi restano solo 'rumors', l'ex direttore - dimessosi a pochi giorni dall'apertura dell'inchiesta - avrebbe comprato di recente un appartamento a Sochi, la Rimini del Mar Nero in Russia che ospiterà le Olimpiadi invernali del 2014 e i Mondiali di Calcio del 2018.
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