lunedì 1 agosto 2011

Siria, l'altra faccia della propaganda: i media del Governo diffondono immagini delle violenze degli insorti /VIDEO


Homs -- Le immagini e i fatti dei massacri di ieri ad Hama hanno fatto il giro del mondo in pochissime ore e oggi, su quasi tutti i quotidiani italiani ed europei, le stesse immagini occupano un taglio di rilievo.

Si è detto di come il web - anche in questo caso - sia stato il mezzo di comunicazione principale usato dagli 'insorti' della Fratellanza Musulmana per denunciare le angherie e i soprusi dei soldati del Governo siriano. Parallelamente, però, i media siriani leali ad Al-Asad hanno attuato una contropropaganda radio-tv-stampa e internet dove, per la maggiore, sono state segnalate le feroci violenze commesse dagli insorti nei confronti dei soldati e agenti di sicurezza siriani.

Sulla rete HNN circola da ieri un video, per la sua crudezza assai forte, che raffigura cadaveri di uomini vicini ad Ad-Asad gettati dai ribelli nel fiume Oronte. (Attenzione, contiene immagini esplicite di violenza)

Sempre la stessa rete ha mandato in onda una intervista realizzata al generale russo Leonid Ivashov - vicepresidente dell’Accademia dei problemi geopolitici e già capo del dipartimento degli Affari generali del Ministero della Difesa dell’Unione Sovietica e capo di Stato Maggiore ai tempi in Russia dell'11 settembre - nel corso della quale lo stesso generale russo afferma che in Siria "... è in atto una campagna massiccia da parte del Mossad israeliano, Stati Uniti e Francia, nel tentativo di rompere l'equilibrio in Siria a causa della sua politica indipendentista, dei legami strettissimi con l'Iran e il suo sostegno alla resistenza contro Israele".

Leonid Ivashov a proposito dell'attacco alle Torri Gemelle spiegò che "... Osama ben Laden e al Qaïda non possono essere né gli organizzatori né gli esecutori degli attentati dell’11 settembre. I mandanti di quegli attentati sono i circoli politici e gli ambienti d’affari che avevano interesse a destabilizzare l’ordine mondiale e che avevano i mezzi per finanziare quell’operazione".

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