martedì 2 agosto 2011

Siria, terzo giorno di guerriglia ad Hama. Rappresaglie a Damasco. L'ONU è in fase di stallo mentre Roma richiama il suo ambasciatore


Damasco -- Otto persone sono state uccise ieri dalle forze di sicurezza siriane, tra cui un bambino di 13 anni, nel primo giorno del mese di Ramadan. I carri armati dell'esercito di Al-Asad hanno bombardato la città di Hama per il secondo giorno di fila; coinvolte anche Abu Kamal e Deir ez-Zor a est del paese. Fonti siriane parlano anche di rappresaglie e uccisioni (almeno 10) a Erbeen, a nord-est della capitale siriana Damasco, e Aleppo, seconda città della Siria.

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu è sempre da ieri in fase di stallo: sul tavolo l'analisi della situazione in Siria voluta dalle repubbliche europee, Italia in primis. Russia e Cina - entrambi alleati di Damasco - hanno esercitato il diritto di veto qualora fosse stata messa ai voti l'opzione dell'intervento militare. Tra i dieci membri non-permanenti del Consiglio, anche Brasile, India, Libano e Sud Africa non supporterebbero il progetto di risoluzione.

Intanto da Parigi, l'ex vicepresidente siriano Abdel Halim Khaddam, ha detto che l'invasione di Hama di domenica è stato il vero inizio della fine del regime di Bashar Al-Assad.

Il Segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen, ha invece riferito ad un quotidiano francese che "... ad oggi, non sussistono le condizioni per un intervento militare in Siria". Rasmussen ha detto che "... in Libia sono in corso azioni militari sulla base di un chiaro mandato delle Nazioni Unite, in uno al sostegno della intera regione. Queste due condizioni non ci sono in Siria".

Infine, continua la contro-propaganda del presidente siriano Bashar al-Assad che ieri ha fatto visita ad un ospedale militare per ringraziare quanti nell'esercito si stanno prodigando per la causa.

AMBASCIATORE ITALIANO RICHIAMATO A ROMA - “Il ministro degli Esteri Franco Frattini sta approfondendo tutte le misure più opportune e ha deciso di richiamare il nostro ambasciatore per consultazioni al fine di dare un segnale di riprovazione per le inaccettabili repressioni adottate dal regime siriano”. Lo ha detto in aula alla Camera il sottosegretario per gli affari Esteri Stefania Craxi nell’informativa urgente del Governo sugli sviluppi della situazione in Siria.

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