lunedì 26 marzo 2012

La Corea del Nord prepara un nuovo test nucleare per metà aprile, Seul e gli Usa pronti al peggio


Roma -- Fonti del Ministero della Difesa Sudcoreana hanno riferito che carri con razzi a lunga gittata dell'esercito Nordcoreano sarebbero in movimento verso una struttura militare di lancio, nel nord ovest della Corea del Nord a confine con la Cina. Si tratterebbe di lanci-test previsti per metà aprile. L'episodio avviene proprio a ridosso del summit mondiale sul nucleare e sul terrorismo che si terrà a Seoul e che vedrà protagonisti gli Usa, Russia e Cina.

Il presidente americano Obama, già in Sud Corea per l'evento, ha così commentato: "Voglio parlare direttamente ai nord coreani: gli Usa non sono vostri nemici. Ma da oggi dovrà essere chiaro che le vostre provocazioni, le vostre minacce hanno solo indebolito il vostro paese".

Dal canto suo, il governo nordcoreano ritiene di avere tutto il diritto di pianificare una serie di lanci e test nucleari nell'ambito del suo programma spaziale di pace, precisando che ogni critica che verrà mossa sarà interpretata come una "...dichiarazione di guerra".

mercoledì 14 marzo 2012

Svizzera, tragedia alla gita scolastica: almeno 22 bimbi morti in un incidente stradale /AGGIORNAMENTI LIVE

Ginevra -- Almeno 28 persone sono morte nella notte tra martedì e mercoledì in un incidente stradale in un tunnel a Sierre, in Svizzera. Tra le vittime - tutte a bordo di un autobus di ritorno in Belgio dopo una vacanza sulla neve svizzera, 22 bambini di età compresa tra i 10 e i 12 anni. 24 altri bambini sono rimasti gravemente feriti.

L'incidente è uno dei più gravi mai avvenuti in Svizzera negli ultimi trenta anni. "L'azienda di trasporti belga con sede a Aarschot ha una reputazione eccellente, ha sempre rispettato le norme di sicurezza", ha detto Melchior Wathelet alla radio pubblica belga RTBF. "I piloti erano arrivati ​​il ​​giorno prima e trascorso la giornata a riposo prima di partire. Sembra quindi che la normativa in materia di guida sia stata rispettata". Secondo quanto si è appreso l'autobus aveva superato i controlli di sicurezza nell'ottobre scorso ed era in regola almeno fino a fine aprile 2012.

Il primo ministro belga Elio di Rupo e i familiari delle vittime hanno raggiunto la Svizzera intorno alle ore 13 odierne; attraverso l'aeroporto militare di Melsbroeck raggiungeranno Ginevra.

Intanto, le autorità del Belgio hanno inviato un team specializzato a Sierre con il compito di identificare le vittime.

venerdì 2 marzo 2012

Falklands/Malvinas, dopo Rogers Water anche Morrissey si schiera con l'Argentina


Londra -- Anche l'ex star dei The Smiths, Steven Morrissey (inglese di Manchester da sempre su posizioni avverse ai Reali di Gran Bretagna come alla politica della Thatcher) scende in campo nella questione Falkland/Malvinas a dar man forte alle ragioni argentine. Ai ragazzi dell'Orfeo Superdomo di Córdoba (Argentina) ha infatti gridato dal palco: "Sappiamo che le isole Malvinas appartengono a voi".

Le tensioni diplomatiche tra Gran Bretagna e Argentina stanno crescendo proprio in questi mesi, a 30 anni esatti dall'invasione delle Falklands da parte dei militari argentini (2 aprile 1982).

La presa di posizione di Morrissey segue quelle dell'attore Sean Penn e del bassista dei Pink Floyd Roger Waters (che girerà in Argentina nei prossimi mesi in 9 concerti già soldout) che recentemente ha spiegato come sia la Thatcher che David Cameron hanno usato la questione delle Falklands per "... altri fini politici".

giovedì 1 marzo 2012

I No-Tav 'giocano' a far la guerra in Val di Susa, minacciando di bloccare l'Italia e sbeffeggiando lo Stato


Torino -- La Polizia sgombera le barricate costruite lunedì mattina dai No Tav a Chianocco, sull'autostrada A32 Torino-Bardonecchia, che adesso è percorribile in entrambe le direzioni, ma nella notte tornano gli scontri e i feriti in Val di Susa. I manifestanti lanciano sassi e altri oggetti contro gli agenti, che rispondono con i lacrimogeni, getti di idranti e cariche di alleggerimento. I No Tav vengono respinti dall'autostrada e si disperdono, ma poi si ricompattano in piccoli gruppi, pronti a continuare la protesta. Le forze restano sull'autostrada a presidiarla per garantire le operazioni per la sua riapertura al traffico. Alla fine di una giornata ad alta tensione si contano ancora una volta i feriti: un carabiniere (portato in ospedale), un funzionario e un ispettore di Polizia; altri fra i dimostranti che affermano di essere stati caricati e manganellati.

Ma la battaglia vera è arrivata nella notte, quando i manifestanti hanno ripetutamente tentato di 'riprendersi' l'autostrada e le forze dell'ordine hanno lanciato lacrimogeni e fatto cariche. La preoccupazione era cominciata già 24 ore prima, ancora una volta nel cuore della notte tra martedì e mercoledì, quando qualcuno ha dato fuoco a tre automobili di manifestanti No Tav, parcheggiate a qualche centinaia di metri dalle barricate di Chionocco. Ed è proseguita nella mattinata quando una troupe dell'agenzia televisiva H24, che sta seguendo la vicenda per Corriete Tv, è stata aggredita da un gruppo di manifestanti e un operatore colpito con un pugno. La troupe è la stessa che ieri ha registrato il video del manifestante che provoca un carabiniere, il quale subisce senza reagire (e meritandosi perciò un encomio dal ministro dell'Interno e dal comandante dell'Arma). Anche una troupe del TgCom è stata aggredita e numerosi giornalisti e fotografi sono stati minacciati e invitati, anche molto bruscamente ad allontanarsi (come il leader NoTav Perino intervistato da Radio24 "... siete delle merde, sciacalli...").

"Blocchiamo tutto". "Domani (oggi, ndr) blocchiamo tutto, dappertutto, alle 18". E' il passaparola che i No Tav hanno cominciato a far girare, pubblicandolo tra l'altro sui siti del movimento, al termine dell'assemblea tenuta nella notte a Bussoleno. Centinaia di manifestanti, appena allontanati dalle forze dell'ordine dall'autostrada a Chianocco, si sono ritrovati nel salone del centro polivalente della cittadina della val Susa e hanno progettato le prossime inziative di protesta, annunciando una serie di blocchi a sorpresa per il pomeriggio. Il Movimento No Tav accusa la Questura di Torino "di cariche violentissime, caccia all'uomo, vetrate dei bar distrutti per un rastrellamento di antica memoria, macchine parcheggiate vandalizzate e altro". Ma non dice che cosa hanno combinato i mascalzoni che si sono intrufolati nel movimento facendolo degenerare.

La provocazione. E a proposito di mascalzoni, merita di essere segnalato quel provocatore che si è piazzato di fronte a un carabiniere apostrofandolo (come registrato dalla troupe del Corriere.it): "Ehi tu, che pecorella sei? Hai un numero, un nome, un cognome, sai che sei un illegale?". Il faccia a faccia avviene sulla A32 bloccata dai manifestanti e a dividere il ragazzo, a volto scoperto, e il carabiniere, Stefano, 25enne sardo in tenuta antisommossa, c'é solo un guardarail. "Dovresti avere un numero di riconoscimento - dice il manifestante - io così non so chi sei e tu sai chi sono io. E' vero pecorelle?". Gli insulti proseguono, senza che il carabiniere e gli altri militari che gli sono intorno rispondano. "Sei forte - dice ancora il mascalzone - ma sai anche sparare? Vorrei vederti sparare, mi piacerebbe. Comunque sei una bella pecorella. Sei carino, dai anche i bacini alla tua ragazza con quella mascherina? Così non gli attacchi le malattie. Bravo bravo". L'"attivista" no Tav continua: "Comunque, per quello che guadagni, non vale la pena stare qui. Vi siete divertiti? Quindi fra sei ore ci vediamo qua...il cantiere dovrebbe durare vent'anni e ci vai in pensione vestito così come uno stronzo. Noi ci divertiamo un sacco a guardare questi stronzi". E conclude: "Tu non ti puoi camuffare lo sai, dovresti farti riconoscere...Parla invece di fare gesti. Che sei, sordomuto?". All'encomio ricevuto dai vertici dell'arma e dal governo per la saldezza di nervi dimostrata, il carabinieri ha risposto ringraziando e dicendo: "Ho fatto solo il mio dovere".