lunedì 14 novembre 2011

Oslo, Breivik in aula sorride ai sopravvissuti di Utoya: "Sono un comandante militare"

Oslo -- Nessun grido o parola fuori posto, nessun fischio, nessuna scenata in aula nonostante l'enorme pressione della vicenda. Anders Behring Breivik, il terrorista cristiano che lo scorso 22 luglio trucidò senza motivo decine e decine di giovani sull'isola di Utoya in Norvegia, si è presentato stamane in aula al tribunale di Oslo per il primo faccia a faccia con i sopravvissuti alla strage, in occasione dell'udienza per il riesame della carcerazione.

Entrando in aula, Breivik, capelli corti, pizzetto, vestito in giacca e cravatta, ha sorriso nervosamente ai familiari delle vittime.

Presentandosi al giudice ha detto di essere "... un comandante militare", chiedendo poi di essere giudicato da un tribunale militare e non da un giudice "... pagato dallo stato laburista norvegese".

Al giudice ha sottolineato ancora una volta di essere stato l'esecutore materiale della strage ma di non sentirne la colpa. Parlando della sua esperienza in carcere (è in cella da 4 mesi, in isolamento da circa 3) ha chiesto poi di essere rilasciato, spiegando che l'isolamento per lui "... è una forma irrazionale di tortura".

Processo al via il 16 aprile. Le indagini preliminari, ha detto il capo della polizia di Oslo, si chiuderanno verso fine febbraio. Il 16 aprile il via al processo contro il 32enne pluriomicida. La difesa è pronta a battagliare sulla durata della sua permanenza in isolamento prima dell'inizio del processo.

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