Roma -- Dopo le già annunciate dimissioni di Silvio Berlusconi e in attesa del conferimento ufficiale del premierato al neo senatore a vita Mario Monti, infuria la polemica 'preventiva' degli esponenti del centrosinistra in Italia per quello che dovrebbe essere un videomessaggio che il Cavaliere diffonderà in serata.
Tutto questo fa - ovviamente - scopa con le feste e le immagini di giubilo inscenate ieri sera a Roma tra Palazzo Grazioli, piazza Colonna e il Quirinale, da qualche centinaio di ultrà antagonisti.
Indubbiamente così come fu condannata la reazione spropositata del senatore ex An Nino Strano alla caduta del Governo Prodi (quando mangiò mortadella e brindò in Aula), è da stigmatizzare vivamente la folla che ieri ha insultato Berlusconi di fronte al Quirinale e a Palazzo Grazioli, la folla che gettava monetine, che esibiva cartelli offensivi.
Si sa, il tifare 'preferibilmente contro' e non 'a favore' è un comportamento tutto italiano e tipico di quella sinistra italiana che decenni addietro si accaniva sul cadavere di Benito Mussolini a piazzale Loreto, la stessa sinistra che giustifica ancora oggi gli orrori del comunismo, quella sinistra che negli anni Piombo giustificava i brigatisti rossi, che protegge criminali politici come Battisti, quella sinistra mai pentita di aver sostenuto le peggiori dittature del secolo scorso.
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