Oslo -- Anders Behring Breivik è da stanotte sotto interrogatorio negli uffici della polizia di Oslo. Sembra disposto a collaborare. Sull'isola di Utøya, teatro del massacro di ben 85 persone, Breivik era travestito da poliziotto e girava liberamente. Secondo quanto ricostruito dalla polizia locale, Breivik dopo aver fatto esplodere l'autobomba nel centro di Oslo alle 15,30 circa, si sarebbe diretto verso il lago di Tyrifjorden per imbarcarsi un'ora dopo per l'isoletta di Utøya e compiere l'eccidio di almeno 85 persone.
Breivik aveva da poco una piccola fattoria e con i fertilizzanti usati per il suo lavoro avrebbe confezionato la bomba (poche settimane fa aveva comperato 6 tonnellate di fertilizzante). Oggi nella sua fattoria sono state trovate 3 tonnellate di fertilizzante completamente intatte.
Su Twitter Breivik aveva di recente scritto "Una persona con una fede ha la forza di 100mila che hanno solo interessi". Eppure chi lo conosce ha detto del 32enne terrorista come di una persona umile e tranquilla, silenzioso, timido e gentile. Dal 1999 al 2003 Breivik Behring ha lavorato in un call center Telia ad Oslo. I suoi ex colleghi di lui hanno detto: "Era un persona con un gran senso del lavoro, mai aveva dato segni di intolleranza".
Lasciato il call center, nel 2005 il 32enne mette in piedi una impresa e si lancia nel campo dell'E-Commerce. L'azienda era impegnata nella elaborazione dei dati, hosting e relativi servizi prima di finire in fallimento nel 2008. L'anno successivo, nel 2009, il 32enne si trasferisce a Rena dove apre una fattoria biologica (adesso sequestrata): da questo posto Breivik ha avuto modo di confezionare l'autobomba con i fertilizzanti usati per la coltivazione dei suoi ortaggi.
Breivik, molto attivo sul sito (conservatore) di dibattiti on-line document.no (oggi chiuso), è stato attivo in politica sin da quando aveva 17 anni, con il Partito del Progresso (liberal conservatore ), seconda rappresentanza in parlamento. Massimalista della Chiesta cattolica, il 32enne criticava spesso i sarcedoti protestanti e il ruolo della Chiesa in Norvegia. Negli ultimi tempi ha avuto modo anche di scontrarsi con le posizioni dello stesso Partito del Progresso, diventate a suo giudizio più molli e meno conservatrici.
All'università, Breivik svillupa l'odio anti-musulmano, contro gli immigrati e l'interesse per i gruppo neo-nazisti. A quell'epoca lavorava come buttafuori nelle discoteche e in feste private. Non vedeva di buon occhio il proliferare in Norvegia di associazioni di sinistra e pro multi-culturalismo, quelle che lui in una parola chiamava 'kulturmarxistene'.
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