martedì 15 novembre 2011

Frankfurter Allgemeine Zeitung: "L'Italia necessita di una ristrutturazione completa"

di Günther Nonnenmacher *

Quale e se ci sarà il colpo di coda di Silvio Berlusconi e dei suoi alleati, lo si vedrà soltanto nei prossimi mesi.

Le immagini di giubilo degli oppositori di Berlusconi, che sabato hanno celebrato in piazza le sue dimissioni, non devono ingannare. Berlusconi non è stato un usurpatore, il suo è stato un premierato votato da molti milioni italiani, anche se il suo livello di popolarità non era mai stato così basso come negli ultimi tempi.

Se a destra in Italia ci sono diverse fazioni pronte a raccogliere i resti (i voti dei disillusi) del Governo di Berlusconi, anche a sinistra c'è un fronte nutrito di piccoli partiti pseudo-populisti e radicali che mira a sfruttare le debolezze del Pd.

Appare logico a questo punto che l'unico che potrà dare sollievo al Paese sarà l'esperto Monti e il suo Governo tecnico.

In verità, l'Italia avrebbe bisogno di un rinnovamento fondamentale del suo sistema politico, e questo riguarda non solo la classe politica in senso stretto, ma comprende anche gli atteggiamenti radicati negli italiani per decenni.

Il paese non è mai riuscito a prendere le distanze dal clientelismo che lo ha contraddistinto per decenni. Ciò ha comportato non solo il diffondersi della corruzione ma anche il blocco dello sviluppo globale.

E' quasi un miracolo se le piccole e medie imprese del Nord Italia resistano in questo mare di ostacoli. Nel Mezzogiorno invece questo sistema è diventato quasi impenetrabile e il sintomo più evidente è la criminalità organizzata.

Nonostante il notevole impegno dei movimenti anti criminalità organizzata resta ovvio che molti italiani - in assenza di altre vie d'uscita - sono scesi a patti con queste realtà parallele.

Le difficoltà economiche e il momento 'no' del Governo Berlusconi sono stati palesati ufficialmente con il trattamento quasi sprezzante riservato dal presidente Sarkozy e del cancelliere Merkel al leader di Arcore in occasione dell'ultima riunione dell'eurozona.

Episodio che ha fatto male all'orgoglio italiano e anche se molti italiani volevano da tempo sbarazzarsi di Berlusconi, tutti esigono rispetto per il Paese.

Anche per questo Mario Monti dovrà essere sostenuto e appoggiato da tutti in modo da ridare al Paese l'orgoglio perduto.

* Professore Onorario di Politica e Scienze della Comunicazione presso la Facoltà di Scienze Sociali e Filosofia dell'Università di Lipsia, esperto di politica estera del Frankfurter Allgemeine Zeitung

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