Oslo -- La Politiets sikkerhetstjeneste (i servizi segreti norvegesi) ha confermato che Behring Breivik era su una delle loro liste di persone 'attenzionate' già a marzo. Nel particolare il nome del 32enne compariva su una lista di norvegesi che avevano effettuato scambi commerciali con una società in Polonia che vende tra l'altro sostanze chimiche. Behring Breivik è stato controllato ma la Politiets sikkerhetstjeneste ha detto che al tempo non fu trovato nulla che potesse spingere le forze dell'ordine a proseguire con gli accertamenti.
Sempre la polizia ha riferito oggi, in sede di conferenza stampa, che il numero dei morti a Utoya è di 68 e non 86 come precedentemente indicato. Salgono però a 8 i decessi per l'autobomba al centro di Oslo.
Il terrorista norvegese Anders Breivik ha riferito stamane in tribunale che il suo obiettivo non era quello di uccidere il maggior numero possibile di persone, ma di dare un segnale forte, "... per salvare la Norvegia e l'Europa occidentale da dalla cultura marxista e dall'invasione musulmana".
Sulla possibilità che con il 32enne vi fossero altre due cellule, il procuratore di Oslo Christian Hatlo ha detto: "Non possiamo escludere questa possibilità. L'imputato ha testimoniato che esistono due altre cellule. Ma il tutto va contestualizzato al discorso generale che ha fatto l'imputato".
Intanto, la Corte Distrettuale di Oslo ha stabilito che Anders Behring Breivik resterà in isolamento per 4 settimane e in carcere fino a metà settembre. Breivik si è presentato in tribunale in 'borghese' e non in divisa, come aveva chiesto. L'udienza si è svolta senza la presenza dei media.
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