Roma -- Le lotte intestine tra le tribù di pastori nomadi che vivono nell'area del Nilo, tra gli stati del Sudan, Sud Sudan e Etiopia, stanno mettendo in serio pericolo la stabilità della neonata nazione centrafricana del Sud Sudan (luglio 2011), sottolineando ancora una volta l'assenza di controllo del nuovo Governo in determinate aree del paese.
I rapporti delle ONG internazionali dicono che i conflitti (da gennaio 2011) tra le popolazioni dei Nuer e dei Murle avrebbero provocato già 3000 vittime e quasi centomila sfollati.
NUER E MURLE, CHI SONO. Le minoranze etniche dei Murle e Nuer risiedono nella contea di Pibor, nello stato di Jonglei in Sud Sudan, così come buona parte di essi si trova nella vicina Etiopia. I conflitti interni sono esplosi in tutta la loro veemenza in agosto 2011, solo poche settimane dopo la nascita ufficiale del nuovo stato sudsudanese.
Gli attacchi e le scorribande nei territori delle due tribù a prima vista possono sembrare dei 'semplici raid' per l'accaparramento delle mucche, unico strumento e ricchezza principale di ogni famiglia Nuer e Murle. In realtà qui si muore per l'estremo grado di indigenza e povertà, per la scarsità di risorse e a causa di decenni di conflitti che hanno di fatto aumentato la marginalizzazione delle minoranze nel paese.
Di più, i conflitti tra i Lou Nuer e i Murle oggi prendono la forma di continue e violenti rappresaglie di vendetta, sottolineando la necessità da parte del Governo Sud Sudanese (a maggioranza della tribù Dinka, altra etnia nilotica in conflitto con Nuer e Murle) di prendere misure urgenti per proteggere i civili innocenti.
Oggi. Intanto i conflitti di questa prima settimana del 2012 hanno portato allo sfollamento di oltre 60mila persone. Il CdM del Sud Sudan, attraverso il suo presidente Salva Kiir Mayardit (Dinka), ha dichiarato lo stato di emergenza umanitaria nel Jonglei e ha esortato l'Onu per l'invio di assistenza.